Capitolo #1

La partenza

S’incammina presto lasciandosi alle spalle il bastione della sua Marti. Paolo deve recarsi nel colle opposto. Quello di Montopoli, tra qualche ora si inaugura la sua ‘personale’ nel Museo Civico. Il boccaccesco “Castello Insigne” ha riposto i dissapori dell’antica rivalità per festeggiare un incisore di fama mondiale. Paolo è emozionato, i flash della ribalta non hanno mai fatto al caso suo. Ma questa volta è il paese che lo chiama, la Torre di San Matteo che non ha mai voluto lasciare nonostante le sirene delle capitali artistiche internazionali. Ad accoglierlo trova i politici locali, tornano dal banchetto medievale organizzato nella trattoria dell’Orcio Interrato. Paolo ha preferito gestire l’ansia, non poteva pranzare. Ha optato per una breve meditazione religiosa nel santuario di San Romano. Discreto anche nello scegliere il tragitto, preferisce le vie secondarie. Si ritrova da solo nella gola sotto la Torre Giulia, proprio dove nel 1432 si svolse la Battaglia di San Romano immortalata da Paolo Uccello in tre notissime tavole. Oggi Paolo di battaglia vive la sua, quella contro la fama. Si rilassa camminando, ma la porta del Museo gli si para inaspettatamente innanzi. È arrivato.

Capitolo #2

Il Museo

Galleria
Museo Civico Montopoli reperti archeologici
Museo Civico Montopoli

Tutti lo aspettano al secondo piano ma Paolo preferisce godere delle terrecotte artistiche del Milani e delle scoperte di Isidoro Falchi. Poi nel seminterrato passa nella sezione paleontologica con al centro l’osso di balena. Sale le scale leggermente trafelato. Sta per imbattersi nella parte dedicata alle arti figurative. Lo confortano le opere degli artisti locali come il post-macchiaiolo Silvio Bicchi e il Menotti Pertici. Un lungo applauso lo spinge nella sala a lui dedicata. Qualcuno gli stringe la mano, altri gli regalano pacche sulle spalle. Paolo vorrebbe voltarsi e fare il percorso a ritroso. Godere del passato e non assecondare l’apprezzamento per la sua passione incisoria. Solo l’educazione lo tiene incollato al pavimento. Deve sciogliersi, rilassarsi. Vede la sua amica Fulvia dietro il banco del buffet. Le si avvicina chiedendole aiuto. Lei gli porge un piatto di norcineria paesana bagnato da un bicchier di vino Varramista. Paolo chiude gli occhi. Assaggia. Adesso è a casa. È a Montopoli. Tutto è più facile. Tutto è più bello. Inizia la sua mostra.