Capitolo #1

L’Abbazia

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Abbadia San Salvatore Abbazia
Bibbia Amiatina Abbadia San Salvatore
Abbadia San Salvatore Abbazia affresco
Bosco Abbadia San Salvatore
Fiaccole Abbadia San Salvatore

Ai piedi di un monte c’era un abete bianco, l’albero restava in ombra, era in attesa di un re. Un giorno di mille e trecento anni fa il re arrivò. L’abete iniziò a risplendere, irradiava raggi candidi, Ratchis, principe dei Longobardi, si avvicinò. In cima all’abete il re vide stagliarsi la figura del Salvatore e proprio in quel punto costruì con le pietre scure della montagna una chiesa destinata a vincere i secoli. Nasceva così l’Abbazia di San Salvatore, dalla splendida cripta a croce greca, che nell’ombra e nel segreto delle sue trentasei colonne avrebbe accolto e custodito per più di mille anni la Bibbia Amiatina – il più antico e autorevole manoscritto con la versione tradotta in latino da San Girolamo. Attorno alla chiesa fiorì Abbadia, i cui stretti vicoli di pietra scura vengono ancor oggi rischiarati una volta l’anno dallo splendore delle Fiaccole, grandi cataste di legna che ardono la notte della Vigilia di Natale, alludendo per qualcuno allo splendore di un albero antico, e al dimenticato stupore di un re…

Capitolo #2

La miniera

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Minatori Abbadia San Salvatore cinabro
Miniere Abbadia San Salvatore
Abbadia San Salvatore

E l’identità stessa di Abbadia era destinata a mutare ancora una volta grazie a una pietra - quando si scoprì che nel cuore della montagna vi era la presenza di cinabro dal quale era possibile estrarre il mercurio la storia del paese si trasformò in quella delle sue miniere, e il rossastro del cinabro avrebbe avuto il destino di modulare i rapporti fra una società arcaica e un’industria in grado di intaccare equilibri secolari, facendo nascere divisioni che però non scalfirono il nostro senso d’identità. Le due anime “rocciose” di Abbadia sopravvivono ancora oggi: la prima palpita nelle pietre medievali dell’Abbazia, in quelle del borgo e in rievocazioni come l’Offerta dei Censi; mentre per rivivere il tempo della miniera basta entrare nel suggestivo Parco Museo Minerario.

Capitolo #3

La montagna

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Abbadia San Salvatore bosco di faggi faggeta
Cross Sport Abbadia San Salvatore
Castagne Abbadia San Salvatore
Sci Abbadia San Salvatore
Montagna Abbadia San Salvatore

Della stessa pietra sono fatte le montagne che circondano il paese, addentrandosi nelle quali si scopre un paesaggio da fiaba attrezzato per essere vissuto tutto l’anno. Dalla faggeta più grande d’Europa, ai bellissimi castagneti che per secoli hanno rappresentato la sussistenza della popolazione, ci si addentra in un territorio perfettamente attrezzato per lo sport. Attraverso una rete di oltre 40 chilometri di sentieri per trekking e trail running si arriva alla montagna vera e propria, con i suoi percorsi per il freeride e la mountain bike, senza dimenticare le 12 piste per lo sci alpino, le 4 per quello nordico, lo Snow Park e gli 8 impianti di risalita.