Capitolo #1

Astrofili di fama internazionale

Da dove vogliamo cominciare? Il sole, le stelle o i pianeti?
Dal 1990 qua tra le montagne pistoiesi l’universo ci è più vicino. In località Pian de’ Termini è stato aperto un osservatorio che permette di vedere le meraviglie del cielo. Quali? Marte, Giove, Saturno con i suoi anelli e ovviamente la Luna.
Ci sono due cupole e due telescopi (uno di 40 e uno di 60 cm di diametro) e qui si svolgono una serie di attività didattiche e di divulgazione grazie alla collaborazione del Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese, un’associazione nata nel 1980 per la passione di alcuni cittadini e che nel 2019 ha ricevuto il premio internazionale Shoemaker Neo Grant che viene attribuito per meriti nella ricerca di asteroidi.

Capitolo #2

Con i piedi per terra

Oltre le stesse è bello anche vedere quello che ci circonda sulla terra e farlo apprezzare ai visitatori. Per questo è stato creato l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese. Sei itinerari all’aperto, musei, poli didattici e manufatti storici che permettono di conoscere la Montagna Pistoiese attraverso i segni che il rapporto fra uomo e ambiente ha lasciato durante secoli di storia. Un ambiente essenziale, dove l’acqua e il bosco hanno fornito materia prima ed energia, utilizzata dagli abitanti per impianti produttivi semplici e ingegnosi: ferriere, ghiacciaie, molini. Se poi non soffrite di vertigini c’è il ponte sospeso. 227 metri di lunghezza, 36 di altezza e 80 centimetri di larghezza. Fino al 2006 è stato il più lungo ponte sospeso pedonale del mondo.

Capitolo #3

Il nostro eroe

A Gavinana nel 1530 il valoroso capitano della Repubblica di Firenze Francesco Ferrucci venne ucciso dal capitano di ventura Maramaldo dopo che per sette volte, sotto la sua guida, la città aveva respinto l’assalto degli imperiali. “Tu ammazzi un uomo morto” è diventata una frase celebre e ricorda come il Ferrucci venne ucciso da Maramaldo quando, ormai morente, non poteva più difendersi. La montagna pistoiese l’ha sempre considerato un eroe e nel 1908 nacque un comitato per la creazione di un museo destinato ad accogliere le memorie di Francesco Ferrucci. Ci volle un altro comitato e si dovette aspettare fino al 1929 ma finalmente in occasione delle celebrazioni per il IV centenario dell'assedio di Firenze fu restaurato e donato al comune una casa, sulla piazza di Gavinana, sulla cui soglia, secondo la tradizione, il Ferrucci sarebbe stato ucciso da Maramaldo. Dal 1931 quella casa è il Museo Ferrucciano.

Fotografia di: Spike