Capitolo #1

Quando il Rinascimento va in campagna

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Villa Medicea di Poggio a CaianoFotografia di: ©Tommaso Lombardi
Villa Medicea di Poggio a CaianoFotografia di: ©Tommaso Lombardi

La famiglia dei Medici ha costellato la Toscana di meravigliose ville dall’aspetto severo di fortezze, centri periferici del potere sparsi sul territorio amministrato. E poi ce n’è una che di rigoroso non ha niente, se non l’inclemenza di un famoso fatto storico del quale fu teatro: la Villa di Poggio a Caiano.

Poggio a Caiano è un piccolocomune in mezzo a Firenze, Prato e Pistoia, cresciuto all’inizio del Cinquecento intorno alla Villa medicea, quando i lavori portarono nella zona gli artigiani che costituirono la prima colonia.

Lorenzo il Magnifico fece edificare a Giuliano da Sangallo una tenuta di campagna, o come si usa dire, una residenza estiva, che non ha per niente l’aspetto di una fortezza. Aperta all'aria e alla luce, con quella grande terrazza che la circonda, sembra accogliere e insieme fondersi al paesaggio, ai piaceri della vita. Oltre a essere fulcro di una florida azienda agricola, infatti, era deputata all'accoglienza di grandi artisti e delle future spose straniere della famiglia.

Benvenuti all'inaugurazione del Rinascimento fuori porta.

Capitolo #2

Una storia nella Storia: Bianca Cappello e Francesco de’ Medici

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Piccola Grande Italia - Poggio a Caiano
Villa Medicea di Poggio a Caiano, LimonaiaFotografia di: ©Tommaso Lombardi
Villa Medicea di Poggio a Caiano, Il Museo della Natura MortaFotografia di: ©Tommaso Lombardi
Villa Medicea di Poggio a CaianoFotografia di: ©Tommaso Lombardi

Bianca Cappello era una bella e aristocratica ragazza veneziana, che un giorno scappò a Firenze con il suo amante, un certo Pietro Bonaventuri, di professione mercante. Il padre di questa ragazza si infuriò e mosse mari e monti, fino a Cosimo I, ma dovette arrendersi quando la figlia e il mercante si sposarono, sotto l’ala protettrice di Francesco de’ Medici.

Il discendente di Cosimo, però, si era invaghito della bella veneziana, che ricambiava le attenzioni, e fu così che cominciò una relazione amorosa e clandestina, seppur sotto gli occhi di tutti. Anche della moglie di Francesco, Giovanna d’Austria, e del marito di Bianca.

Alterne vicende e intrighi da romanzo – per rendere l’idea: l’assassinio del Bonaventuri e una finta gravidanza di Bianca - non scalfirono i sentimenti dei due innamorati: alla morte di Cosimo I, con la conseguente ascesa al trono di Francesco, Bianca Cappello divenne a tutti gli effetti la donna più importante del Granducato. E se non bastasse, lo stesso anno il Granduca e la cortigiana veneziana convolarono a nozze. Un matrimonio organizzato in gran segreto, che Bianca si curò di rendere pubblico. A Venezia il rancore scomparve all’istante, ma non accadde lo stesso a Firenze. Il cardinale Ferdinando, fratello di Francesco, era un tipo astioso.

Francesco e Bianca l’anno successivo si sposarono di nuovo, stavolta ufficialmente, nella villa di Poggio a Caiano.

Ed è qui che, pochi anni dopo, i due coniugi si spostarono per le vacanze. Era settembre, il periodo giusto per ricominciare con la caccia. A quanto pare era dello stesso avviso anche il cardinale Ferdinando, che raggiunse il fratello e la cognata.

Avrebbe dovuto essere l’occasione per sciogliere i dissapori tra la coppia e il porporato, ma non andò così.

Francesco morì i primi di ottobre, Bianca pochi giorni dopo. La causa dei due decessi è ancora incerta, ma l’ipotesi di avvelenamento da arsenico va per la maggiore.

Fotografia di: Tommaso Lombardi