Capitolo #1

I bianchi fantasmi di Libero Andreotti

Matteo voltato di spalle iniziò a contare:
"Uno, due, tre... vengo?"
Uno scalpitio e poi silenzio.. adesso doveva cercare tutti quei bimbi delle capanne che aveva incontrato poche volte da quando era arrivato a Pescia per le vacanze estive. Il crepuscolo verniciava di nero le stanche pietre addormentate sulla salita. Vide un arco, e poco spostato un finestrone austero. Si fece coraggio e con le testolina tutta riccioluta fece capolino sul portone, lì si che c'era buio. Una fievole luce in lontananza.
"C'è nessuno?" Urlò.
L'aria era immobile quando vide diverse sagome dall'aspetto umano prendere vita nell'ombra. “Giacomo, sei tu? Non è divertente!”
Una vocina nel buio rideva.
“Chi sei?” Chiese Matteo
“Mi chiamo Dorotea e abito qui”
Ma quale di questi fantasmi sei? Vieni fuori!”
“Fantasmi, ah, ah, ah… Queste sono statue!” rispose Dorotea. “Impossibile, le statue sono di bronzo... queste sono bianche!”
Dorotea rideva rumorosamente “Perché sono di Gesso e qui c'è poca luce”!

Capitolo #2

La storia del palazzo

“Queste, Matteo, sono le statue in gesso di Libero Andreotti, ma tu lo sai dove sei?”
“No, Dorotea!”
“Sei nel Palagio, uno dei palazzi più belli di tutta Pescia! Prima ci abitava il Podestà... si diciamo nel 1424, poi è stata una prigione, una banca del monte pio, una scuola, una caserma, un arsenale, un teatro… È qui dal XIII secolo e 45 anni fa è stato restaurato e restituito alla comunità."

Capitolo #3

Notizie di Libero Andreotti

“E tutti questi fanta... ops! Statue? Di chi hai detto che sono, Dorotea?” “Sono di Libero Andreotti, un pesciatino del 1875 che nella sua vita si impegnò come pittore, illustratore, caricaturista e decoratore di ceramica. Poi a 31 anni è andato a Milano e si è specializzato nella scultura.

Capitolo #4

Opere

“Bellissimo Dorotea! Ci credi ogni anno vengo dalla nonna qua a Pescia e non lo avevo mai visto questo Palagio?”
“Matteo, a Pescia ogni angolo parla della sua storia! Molti personaggi famosi sono passati da qui. Vieni, ti faccio visitare il piano terra. Qui si possono vedere i gessi scolpiti da Libero Andreotti per i Caduti di Milano e Bolzano. La collezione proviene interamente dallo studio fiorentino dell’artista. Il primo piano, destinato alle opere temporanee è utilizzato anche per conferenze, e permette alla gipsoteca un’attività culturale differenziata nel tempo e nei contenuti."

Capitolo #5

Fine del gioco

“Dorotea, ma tu dove abiti?"
“Matteo, Matteo... dove sei? Tutti abbiamo fatto poma, sta a te ricontareee!"
“Eccomi, arrivo!”
Un'altra voce, questa volta più profonda e rauca, chiamò nuovamente Matteo:
”Ehi tu! Che ci fai quì? Esci subito! Il Palagio a quest'ora è chiuso!
Era il guardiano che tutto arrabbiato rimproverava il piccolo.
“Ciao Dorotea!"
Ma nessuno rispose al saluto.
“Corri fuori ,qui non c'è nessuno” insisteva il guardiano.
“Si invece! C'è una bambina!"
Il guardiano accese la luce: ”Qui dentro non c'è nessun piccolo, ci sono solamente statue di gesso e tanta polvere!”
Matteo sentì un brivido lungo la schiena e disse: “Si quelle sono statue, ma Dorotea allora?"