Capitolo #1

Un villaggio marinaro nella Maremma selvaggia ed aspra

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San Rocco a mare, nata dalla scia di piccoli legni timonati da audaci marinai erranti che navigando sottocosta approdarono in questi lidi, si è sviluppata intorno alla fortezza lorenese con uno spontaneo borgo di pescatori. Il mare era pescoso e la costa solitaria. 

Gli unici abitanti di queste terre riarse, paludose e ostili erano i Cavalleggeri che controllavano il lungo litorale, i militari che presidiavano il Forte di San Rocco, gli addetti alla dogana marittima e saltuariamente dei pescatori venuti da chissà dove, che avevano l’acqua come terra e lo sguardo sull’infinito. 

L'area circostante la costruzione militare era del tutto disabitata. Solo con la realizzazione dell’emissario San Rocco, iniziò a formarsi una comunità di là dal corso d’acqua. Quel canale detto il Fossino, fu decisivo per l’ancoraggio a terra del gruppo di pescatori raminghi che qui si stanziarono dando vita al piccolo borgo marinaro.

Capitolo #2

Lupi di mare e di terra

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L’origine del borgo è intimamente legata alla storia durissima di questi lupi di mare dai volti bruciati dal sole e increspati dal sale, che vivevano per mesi in capanne di erbe palustri costruite sulle dune a ridosso della spiaggia isolata dal mondo, sostentandosi con quello che offriva la natura. Erano nomadi del mare, arrivavano con il bel tempo come i branchi di pesce, approntavano questi rudimentali ripari che riutilizzavano anche negli anni successivi e riprendevano il largo.

Un accampamento di uomini che vivevano di mare quando questo lo permetteva, di pesca nei fossi e della caccia in padule, quando il maestrale soffiava furioso sulle onde. Con la costruzione di improvvisate banchine, il Fossino fu trasformato in un approdo e le piccole imbarcazioni, tirate sulla spiaggia ora potevano attraccare all’interno del canale e sulla sponda comparve il primo agglomerato di baracche. Tra la pineta e la sabbia, ai capanni, si aggiunsero nel corso degli anni numerose casupole improvvisate, casotti in legno e modeste abitazioni in muratura affacciate sulla spiaggia.

Nello spontaneo quanto pittoresco villaggio, né strade, né illuminazione, né condotte d’acqua, ma di là dal fosso, un mondo pieno di umanità, tradizioni e mestieri, fonti di vita e di sopravvivenza.

Capitolo #3

Shangai, una realtà nelle pieghe del passato

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Delle capanne ancorate sulle dune si è perso persino il ricordo, ma delle baracche sanrocchine si riconoscono ancora alcuni singolari tratti nelle costruzioni spesso variopinte e naif, che si dipanano tra facciate sgargianti e pittoresche, facendo del quartiere denominato Shangai, un luogo insolito e ricco di fascino

Nella canicola estiva quando il sole gioca con i colori, San Rocco affacciato sul suo luminoso canale e sulle gaie cromie delle sue barche, appare come un sonnolento villaggio tropicale, che sembra avere poco a che fare con la Marina di Grosseto d’oltre canale, materializzando tuttora il carattere di una popolazione che si è plasmata fra le reti e su orizzonti in cui le sfumature del mare si perdono nella terra fondendosi nel cielo.