Capitolo #1

La leggenda della ninfa del Regno dei Morti: Sillene

Galleria
Acqua di torrenti nei dintorni di Chianciano TermeFotografia di: Patrizia Mari
Tin e Thalna due Canopi etruschi in prossimità di un fonte d'anquaFotografia di: Patrizia Mari
Tin, la più grande divinità etrusca, corrisponde allo Zeus greco e al Giove romanoFotografia di: Patrizia Mari
Acqua delle piscine termali TheiaFotografia di: Daniele Ciolfi
Acqua delle piscine termali TheiaFotografia di: Daniele Ciolfi

Nella notte della Super Luna accadono strani fenomeni e la leggenda narra che Sillene, ninfa del Regno dei Morti, trovato un cammino nel buio della terra per risalire in questo mondo, si affacciò su un prato verde, complice la luce della luna, vide un pastore che dormiva accanto alle sue pecore e se ne innamorò. Così di notte lasciava il regno dei morti e saliva sulla terra per guardare il suo pastore che dormiva.
Se ne accorse Diana che punì la ninfa tramutandola in una sorgente che ancora oggi versa acque salutari a Chianciano Terme. 

Capitolo #2

Tin e Thalna due Canopi etruschi sul cammino della ninfa Sillene

Galleria
Tin e Thelna nella campagna intorno Chianciano TermeFotografia di: Patrizia Mari
Veduta del Paese di Chianciano TermeFotografia di: Patrizia Mari
Chiesa della Madonna della Rosa - all'interno si trova uno splendido dipinto raffigurante una Madonna con una rosa in manoFotografia di: Patrizia Mari
La Porta del Sole, una delle tre porte per accedere al borgo medievale di Chianciano TermeFotografia di: Daniele Ciolfi
La medievale Torre dell'orologio che scandisce le ore in paese con lo Stemma della Famiglia Medici, aggiunto successivamente Fotografia di: Patrizia Mari

Tin si ritrovò fuori dalla terra dove aveva riposato circa 3000 anni e cercò Thalna, prese la sua mano e disse: Non aver paura insieme affronteremo anche questa avventura! Iniziarono a salire e scendere per verdi colline, tra vigne e oliveti, orientandosi con la volta celeste. Il suono di una campana si sentiva vicino. Arrivati in cima al colle videro il borgo e vennero attratti dal tempio della Madonna della Rosa, entrando videro un dipinto che raffigurava una Madonna che porgeva una rosa al Bambino. In chiesa un’anziana donna scambiò i due canopi per bambini: Oh cittini, ma da dove venite, tutti sudici, o dove vi siete introsciati? Si incamminarono poi per la Porta del Sole.


Capitolo #3

S'a di' d'andà?

Galleria
Discesa che porta verso la Porta San Giovanni soprannominata "Il butilone"Fotografia di: Patrizia Mari
Fuori dalla Porta San Giovanni nel Paese di Chianciano TermeFotografia di: Patrizia Mari
Lavatoi in Via del PratoFotografia di: Patrizia Mari
Strada che conduce in paese da Porta San GiovanniFotografia di: Patrizia Mari
Veduta della Valdichiana dai giardinetti in paese, in prossimità di Piazzolina dei Soldati Fotografia di: Patrizia Mari

Io so' Clarì e sto in paese e se volete mangia’ ho fatto i pici. Non avendo risposta continuò: Ovvia che s’a fa', s’a di’ d’andàLoro la seguirono fino al Borgo di Mezzo: Che fatica su per sta’ salita? Ma dove vi siete butolati... tocca anda’ a lavavvi al Prato(ai lavatoi dove si lavano i panni). Dopo mangiato vi metto dentro al bucatoio, si passa pel Butilone e si va! Al ritorno si fermarono in un giardinetto ad ammirare la veduta sulla Valdichiana.

Capitolo #4

L'inizio del viaggio di Tin e Thalna dopo 3000 anni

Galleria
Tin e Thalna davanti alla Chiesa Collegiata di San Giovanni BattistaFotografia di: Patrizia Mari
San Giovanni Battista. Nella Chiesa di San Giovanni Battista è visionabile una copia, l'originale si trova al Museo diocesano, sempre in paese. Fotografia di: Patrizia Mari
La Madonna nera nella Chiesetta GiubileiFotografia di: Patrizia Mari
Giardino con Chiesetta della Villa SimoneschiFotografia di: Patrizia Mari
Stanza del Fattore all'interno di Villa Simoneschi Fotografia di: Patrizia Mari

Clarì, di ritorno dai lavatoi, portò Tin e Thalna in giro per il paese facendogli visitare la Collegiata di San Giovanni Battista e mostrò loro un dipinto di un pittore popolare, quasi certamente locale, del secolo XVI, che raffigura il Patrono, con in mano il paese, che viene festeggiato il 24 giugno. Poi, raccontò loro la madre di Egisto Giubilei, oggi sede del Comune, che veniva dalle Marche, era devota alla Madonna (nera) di Loreto e che la fece riprodurre anche nella cappella di famiglia, così come la Famiglia Simoneschi, che veniva da Pisa, si fece fare nella stanza del fattore la volta della Camera della Badessa di Parma.

Capitolo #5

Nella notte della Super Luna

Galleria
Rosone della Fontana di Piazza MatteottiFotografia di: Patrizia Mari
La Fontana di Piazza MatteottiFotografia di: Patrizia Mari
Panorama sulla valle e il monte Cetona dal Paese di Chianciano Terme, sullo sfondo la Chiesa Madonna della RosaFotografia di: Patrizia Mari
Panorama sulla valle con vista Monte Amiata dal paese Fotografia di: Patrizia Mari
La Super Luna vista da Chianciano TermeFotografia di: Daniele Ciolfi

Clarì dentro la chiese invitò Tin e Thalna a sedersi in una panchina e riprese a raccontare e parlò di cunicoli sotterranei, monache, conti, santi. Ripresero il cammino e arrivarono a una fontana in Piazza Matteotti. La vista sul Monte Cetona e Amiata era spettacolare. Clarì disse loro che era il 1948, 68 anni prima, quando ci fu l'ultima Super Luna e il prossimo spettacolo celeste sarebbe stato nel 2034. Tin e Thalna volsero lo sguardo al cielo con gli occhi pieni di meraviglia pensando allo spettacolo celeste sulla loro Terra.

Fotografia di: Joel Tonyan