Capitolo #1

In viaggio per conoscere e conoscersi

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Castelfiorentino, campagna
Castelfiorentino, veduta della campagna
Castelfiorentino, vigne
Castelfiorentino fiume

Aveva raggiunto l’apice della carriera, conquistando l’ambita copertina del Time. Tutti sapevano di lei. Ma lei, Eleanor Calvani, sapeva poco di sé e delle sue radici. Suo nonno Paolo era partito da Castelfiorentino negli anni ‘30. A New York aveva messo su famiglia e fatto fortuna. Eleanor era cresciuta nel benessere: finiti gli studi alla prestigiosa Columbia University, era divenuta una delle manager più pagate d’America. Eppure avvertiva un senso di inquietudine che solo i racconti d’infanzia dell’anziano nonno riuscivano a lenire. Decise quindi di partire. Un viaggio in Toscana, alla scoperta delle proprie radici e anche di sé.

Capitolo #2

Crocevia di città d’arte e Francigena

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Via Francigena, Castelfiorentino
Pieve di Coiano, Castelfiorentino
Castelfiorentino, via Francigena
Castelfiorentino processione

L’aereo atterrò a Pisa. Da qui Eleanor prese il primo treno per Firenze e scese a Empoli, in attesa della coincidenza per Castelfiorentino, direzione Siena. “Castelfiorentino si trova in mezzo alle principali città d’arte della Toscana”, le ripeteva il nonno con orgoglio. D’istinto fermò un taxi. Alla guida vi era un simpatico giramondo di nome Matteo, ritornato dopo lungo girovagare alle origini, nel cuore della Toscana. Poiché era solito lasciare ai clienti suggestivi ricordi di viaggio, la condusse a Castelfiorentino passando da una strada secondaria, la Via Francigena. Una strada percorsa dai pellegrini fin dal Medioevo e ricca di testimonianze, come la Pieve di Coiano.

Capitolo #3

Tra arte e spiritualità

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Castelfiorentino, villa Meleto
Castelfiorentino, Rosa Ridolfi
Castelfiorentino
Castelfiorentino cappella
Castelfiorentino

Estasiata dal paesaggio collinare, Eleanor acconsentì a fare una deviazione per Villa Meleto: qui il celebre Cosimo Ridolfi aveva dato vita alla prima scuola agraria d’Italia, con uno dei più bei giardini all’italiana in cui cresceva la profumata Rosa Ridolfi. Durante il tragitto tra campi e colline, Matteo le raccontò che a Castelfiorentino il famoso pittore rinascimentale fiorentino Benozzo Gozzoli aveva realizzato due affreschi tra i più preziosi. Avrebbe potuto ammirarli nel nuovo Museo BeGo costruito appositamente per ospitarli. Le consigliò poi una visita al Monastero di S. Maria della Marca, di epoca francescana, e al Santuario di S. Verdiana, che conservava, con l’attiguo museo, tesori d’arte inestimabili. “E’ un territorio ricco di arte e spiritualità”, ripeteva Matteo. Eleanor era colpita dal giovane uomo, dotato di un umorismo tipicamente latino che le ricordava il nonno, uniti da un modo di vedere la vita diverso, più lento, per poterla meglio assaporare.

Capitolo #4

Oliveto, un castello tra sogno e realtà

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Castelfiorentino, Castello di Oliveto
Castelfiorentino, Castello di Oliveto
Castelfiorentino, Castello di Oliveto
Castelfiorentino, Castello di Oliveto

Matteo osò ancora: “Ti porto in un luogo che ti lascerà senza fiato”. Si diressero verso il Castello di Oliveto, progettato da Filippo Brunelleschi, il famoso architetto della Cupola del Duomo di Firenze. Salirono fin sulle torri per godere di un panorama i cui confini terminavano a San Gimignano. “Qui vengono a sposarsi cittadini di tutto il mondo” le sussurrò Matteo.

Capitolo #5

Non è un addio, ma un arrivederci!

Conclusero il viaggio, scambiandosi i numeri di telefono. “Ne avrò bisogno per il ritorno”, disse Eleanor. “Dubito riuscirai a ripartire!” rispose Matteo. “Non potrei mai lasciare New York: ha già tutto!” concluse lei, senza convinzione. E dalla faccia di lui capì di non essere stata brava a mentire, neppure a lui.