Capitolo #1

Un' alternativa alla Francigena

Avere il controllo sulle strade è sempre stato di fondamentale importanza nella storia. Questa è stata anche la fortuna di Camporgiano, il comune della Garfagnana situato sulla sponda destra del fiume Serchio. 
La via che lo attraversa era chiamata Via del Volto Santo, una diramazione della Via Francigena che passava a nord delle Alpi Apuane. In pratica un' alternativa al percorso classico, quello disegnato nell’anno 990 dall’arcivescovo Sigerico nel suo viaggio tra Roma e Canterbury. 

Capitolo #2

La Rocca per controllare il passaggio

Fu proprio la necessità di avere il controllo su uno dei rami più importanti della viabilità dell’epoca a convincere gli Estensi, signori di Ferrara, a costruire nel XV secolo la Rocca che ancora porta il loro nome. Per avere la migliore visuale possibile la costruzione fu fatta poggiare su un rilievo roccioso. Da qui la Valle superiore del Serchio era sotto controllo. Per tutto il medioevo la Rocca fu il centro della città, oggi resta poco della struttura originaria a causa del terremoto che nel 1920 colpì la Garfagnana e la Lunigiana. 

Capitolo #3

Il folletto che porta il vento

“Se non stai buono il buffardello ti mangia”.
Può capitare ancora oggi di sentire tra le case di Camporgiano e della Garfagnana questa minaccia rivolta ai bambini.

Il buffardello è uno dei tanti folletti, che popolano le favole e le storie di questa terra. La figura misteriosa viene descritta in diversi modi ma ricorrono sempre alcune specificità: si tratta di un essere di piccole dimensioni, uno gnomo, dotato di un indumento di colore rosso e delle scarpe a punta, dal carattere dispettoso ma non necessariamente cattivo.
A volte è descritto come un bambino in altre come un vecchio con la barba. Spesso paragonato a un animale viene anche associato al vento tanto che un altro modo di dire comune da queste parti è: “ tira il buffardello” in presenza di un forte vento.

Fotografia di: Davide Papalini